Da quando negli anni 70 si iniziavano a muovere in Italia i primi passi nello studio del Tai Chi di acqua ne è passata sotto i ponti , quasi tutti i primi praticanti venivano da esperienze di Arti Marziali che insegnavano ed imponevano che le tecniche fossero estremamente potenti , di quella potenza “esterna” che immancabilmente portava ad irrigidire tutta la nostra struttura.
Mi ricordo i primi Tai Chi così rigidi da assomigliare ai kata di karate e i primi allenamenti di Tui Shou che erano poco più di spintoni , l’elemento acqua era ancora ben lontano dalla nostra concezione di applicazione in combattimento come era ben lontano il capire che gli stili interni non erano solo dei movimenti da eseguire lentamente ma vi era un mondo ancora per noi sconosciuto e nella nostra mente non era ancora chiaro il concetto che il fluire dell’energia interna (Qi) non poteva funzionare in un corpo rigido.
Poco male , dico sempre ai miei allievi, se non sbagli non puoi correggerti e soprattutto se non pratichi giornalmente non puoi capire la differenza di qualità di un maestro e della tecnica che insegna.
Mi sono allenato con decine di maestri in Cina ed in Italia e da tutti ho ricevuto ottimi insegnamenti , naturalmente tutti erano convinti di insegnare il miglior Tai Chi esistente al mondo e non si ponevano domande se vi fossero altri maestri migliori di loro.
Io per molti versi mi ritengo fortunato a non essermi mai fermato e non aver seguito troppo questi maestri che mi imponevano di seguire solo i loro insegnamenti e ho potuto quindi provare diversi stili di Tai Chi e verificare che i movimenti se visti da più parti possono essere più o meno energetici piu’ o meno compatibili con la nostra struttura , più o meno ginnici , più marziali o più salutistici.
Attualmente stò approfondendo lo stile del Tai Chi dell’acqua e la scuola del Rushi Taiji che è una sintesi creata dal maestro Yang Yun Zhong che si adatta a tutti perché agisce sciogliendo progressivamente tutte le nostre strutture , muscoli , tendini e rilassando come solo l’elemento acqua può fare.
Molte volte mi sono soffermato come molti di voi sullo studio dello Zhan Zhuang e sul radicamento della posizione nel terreno per poter sviluppare la forza del Tai Chi , infatti partendo da questo principio molti maestri insegnano che la forza nasce dai talloni e si sviluppa arrivando nelle mani ma se ci pensiamo bene questo è vero se si pensa di stare sulla terra e non su una superficie liquida.
Il maestro Yang Yun Zhong con il Tai Chi dell’Acqua cambia questa visione che a suo dire irrigidisce la struttura , sull’acqua non si possono fare radici e necessariamente lo sviluppo della forza deve essere ricondotto ad un equilibrio più dinamico l’origine della forza è dovuto più che al radicamento verso il basso e da una serie di spinte che vengono indotte dal movimento dell’acqua sottostante che avviene in più direzioni.
Quando si pratica bisognerebbe sentirsi come su una barca utilizzando un movimento indiretto fatto non per nostra volontà ma dovuto a ciò che ci circonda che può essere più o meno amplificato a seconda del movimento dell’acqua sotto la barca , piccolo con mare calmo e via via più grande e mosso , come può capitarvi se incontrate un mare “agitato”.
Questo stile nonostante sia “nuovo” per l’occidente non è per niente nato da poco ma nasce dagli studi dei classici risalente a 2 linee dinastinche quella della famiglia Yang iniziata da Yang Lu Chan (1799-1872) e quella del Ba Gua Zhang iniziata da Dong Hai Chuan(1797.-1882) che dopo 2 secoli è stata sintetizzata grazie al Maestro Wang Zhuag Hong nel particolare stile da lui chiamato Taiji dell’Acqua del quale l’attuale successore è il M° Yang Yun Zhong.
In questo stile si può vedere come la continuità può ottenere il necessario “Volume” e “Ultravolume” che porta all’estrema efficacia di tutti i movimenti del Tai Chi.
Come in un onda esiste una parte Peng /Punto/Yin che continua in una parte Peng- Lu/Punto -Linea /Yang e che si trasforma in punto-linea-superficie Ji/comprimere e An/colpire.
Il volume si esprime continuando con Cai/raccogliere Lie/dividere e Zhou/convergere , l’ultimo stadio quello dell’Ultra-dimensione si ottiene con il Kao/disperdere.
L’estremo rilassamento cosciente porta al fluire del Qi attraverso i movimento simili a quelli dell’acqua come insegnato dalle teorie Taoiste e come dice l’VII capitolo del “Tao te Ching” del vecchio maestro bambino taoista Lao Tze:
“la più alta forma di bontà è come l’acqua.
I benefici dell’acqua si ottengono senza sforzi.
Essa viaggia in luoghi inaccessibili dall umanita’,
quindi, essa è vicino Tao.
nella scelta della vostra abitazione, tenere i piedi per terra
Come l’acqua la mente, sà di scandagliare in profondità nei meandri più nascosti
trattare con gli altri, essere gentili. nel parlare.
saper scegliere le parole giuste, nel saper governare e mantenere l’ordine.
Nelle transazioni commerciali, saper essere efficienti.
Nel fare una mossa, saper scegliere il momento giusto.
Se non sono in concorrenza con gli altri, si rimane liberi da colpa.”
L’acqua non ha radici , si muove liberamente e in tutte le direzioni e così che anche noi non dobbiamo essere mai ancorati a certezze che ci impediscono di far fluire il nostro Qi e come in montagna l’acqua che scorre è sempre fresca e ci fa stare in buona salute in palude l’acqua che ristagna porta malattie.
Spero che si possa comprendere che ci sono molti punti di vista per chi pratica Il Tai Chi e molte delle certezze acquisite da tutti noi vengano “pulite” e possiate ottenere un Qi migliore per il vostro corpo e per la vostra vita.