Kung fu e autismo – M° Diego Rillo
Tutto quello che so di autismo è sapere di non sapere.
Non sono un educatore formato di questo argomento e ho imparato osservando e accogliendo Matteo.
Chi è Matteo?
Matteo si presentò alla mia porta circa 15 anni fa, chiedendo di poter praticare Kung fu. All’epoca avevo circa 25 anni e avevo appena cominciato un corso di kung fu Shaolin rivolto agli adulti. Dopo una lezione di prova mi resi conto che Matteo aveva qualche difficoltà in più rispetto alla media e alla fine della lezione gli disse: “Va bene Matteo puoi partecipare assieme a tutti gli altri, ma sarai uguale agli altri” …. “ questo vuol dire che farai tutte le cose e gli esercizi che faranno gli altri senza differenze”
Matteo , dopo un sorriso a 36 denti, senza pensarci troppo mi risponde: “ Va bene!”
Da lì comincia il nostro percorso assieme, Matteo si sente a casa, non si sente Matteo, il ragazzo autistico con disabilità, è semplicemente Matteo, un ragazzo che ha qualche difficoltà fisica, ma neanche più di tanto. Ho notato che nel momento in cui si centra riesce a mantenere una concentrazione fuori dal comune ed è l’unico che riesce a copiare ogni mio movimento simultaneamente senza andare nel pallone, il problema ce l’abbiamo quando deve riproporlo da solo perché si emoziona, cosa dovrebbero in teoria fare tutti i praticanti quando eseguono un movimento atletico. A parte questo e qualche crisi emotiva, Matteo è l’allievo perfetto : sempre arrivato in anticipo, ha sempre alzato la mano per essere presente a qualsiasi proposta rivolta alla classe, dallo stage o competizione al dopo allenamento tutti insieme, è sempre entrato contento di potersi allenare e uscito ancora più contento alla fine della lezione; e lo dimostra che negli ultimi due anni chiede il mio abbraccio e quello dei suoi compagni.
Si, Matteo abbraccia tutti, stringendoti forte con i suoi 1, 85 di altezza.
Ha degli aspetti che altri non hanno, un sentire, o come lo definisco io , un vedere che molti normodotati non riescono a comprendere, eppure lui è in mezzo a due mondi, entra ed esce in queste due realtà e quando pratica e si allena entra in una modalità di centratura invidiabile.
Noi siamo continuamente distratti durante la lezione dai pensieri, dalla battutina mentre lui è fisicamente ed energeticamente presente e concentrato. Certo fatica anche lui come tutti gli altri , ma lui è contento e ti abbraccia.
Matteo , a differenza di molti, non ha mai avuto nessun dubbio sul praticare kung fu e, come dicevo prima, non è mai mancato, ha completato tutti gli esami e circa tre anni fa ha dimostrato il suo talento dando l’esame di cintura nera davanti a 200 persone presenti e combattendo contro 10 avversari differenti.
Si è così guadagnato l’ambita cintura nera di 1° Dan dopo tanto sudore e costanza. Inutile dirvi che si sono commosse la metà dei presenti.
Ora, come in kung fu Panda 3, quando il maestro Shi fu dice allievo Po che lo aspetta una nuova sfida, è arrivato il tempo per Matteo di essere utile e di dare il suo contributo: “Fare il Maestro”
Eh si cari amici e colleghi, perché invece di essere io, non può che essere Matteo, che attraverso la usa esperienza nel kung fu può essere di esempio. L’esempio di un ragazzo che ha fatto un percorso da premio nobel, l’esempio di un ragazzo che non ha mai avuto alcun dubbio sulla sua strada e ancora oggi cammina assieme a noi.
E’ l’unico che può veramente essere d’esempio, perché lui è il risultato del suo impegno.
Sapete cosa mi ha detto quando gliel’ho proposto? “Va Bene!”
Quindi Matteo, è ufficialmente il Maestro che si occupa dei corsi di kung fu per Autismo e contribuisce attivamente a insegnare ad altri ragazzi, con questo tipo di diversità apparente, il kung fu.
Il progetto che stiamo cercando di far partire è un progetto semplice:
Matteo insegna e percepisce il suo compenso, mentre per chi ne usufruisce il corso è gratuito.
Non è però così semplice perché richiedere un contributo alle istituzioni è un lavoro intricato dalla presentazione dei progetti, alle richieste, all’accesso ai bandi ecc ecc…non riusciamo ad orientarci benissimo in questa macchina complessa ed è per questo che a breve faremo un crowdfunding , ovvero una raccolta fondi, per poter sostenere il progetto e mantenerlo gratuito a tutti gli utenti finali.
Abbiamo già visto in passato gli effetti su una classe di ragazzi autistici facendogli fare kung fu con la presenza di Matteo, ed il risultato è stato incredibile. Ragazzi con grandi difficoltà motorie, alcuni fermi su una sedia a rotelle, hanno cominciato a muoversi come non avevano mai fatto, solo dopo 3 lezioni con Matteo presente come insegnante.
Che dirvi di più, spero possiate sostenere Matteo e il suo grande impegno a condividere il suo talento e metterlo a disposizione del prossimo: lui ci crede e voi?
Di seguito un breve video di presentazione di Matteo e non solo.. buona visione.