Basi di Qi Gong e Otto pezzi di Broccato – M° Fabio Lattanzi –
Questo articolo del M. Fabio Lattanzi è tratto dal Corso istruttori ed affronta due argomenti:
- Basi di Qi Gong
- BA DUAN JIN – OTTO PEZZI DI BROCCATO 八段錦 (bā duàn jǐn)
BASI DI QI GONG
Cielo anteriore cielo posteriore e i diecimila esseri
L’energia originaria e il dono della vita
Al momento del concepimento i genitori donano alla loro creatura l’energia che la accompagnerà lungo tutta la sua vita
Questa energia originaria prende forma come yuan qi(原氣) e viene detta del “Cielo Anteriore” provenendo dal piano puro dell’Essere o dell’Essente
Immediatamente dopo la nascita, sin dal primo respiro, inizia ad essere usata per creare una sorta di spiegazione del mondo ordinario, assumendo dunque una forma, inizialmente molto duttile (infanzia e adolescenza) e poi sempre più rigida e condizionata (età adulta e anziana)
I sistemi di igiene interiore, che comprendono gli esercizi respiratori e meditativi, hanno come scopo quello di ricreare la connessione con il Cielo Anteriore mentre interrompono il flusso in dispersione che caratterizza la vita quotidiana
TAI JI
周蓮溪太極圖 zhōu lián xī tài jí tú
Diagramma sul TAIJI di ZHOU LIANXI
Zhou è il cognome di origine imperiale della dinastia omonima che regnò in Cina fra il XII e il III secolo a.C.; Lian Xi è il nome proprio e significa qualcosa come “ruscello (xi) di fiori di loto (lian).” Tai Ji indica invece la suprema o assoluta (tai) unione degli opposti (ji), vale a dire la “coincidentia oppositorum” della tradizione neoplatonica.
太極無極taiji / wuji
Wu Ji significa “vacuità”. Indica lo spazio vuoto, non misurabile e quindi eterno essendo il tempo funzione dello spazio pieno (misurabile). Il simbolo del cerchio rimanda alla “sfera” della tradizione greca.
陽動陰靜yángdòng/yīnjìng Lo Yang si muove, lo Yin sta in quiete
Yang, polarità assunta come positiva e maschile, si muove (dong). Yin, polarità negativa-femminile, sta in quiete. Quiete e movimento alternandosi danno il via al pieno dello spazio precedentemente vuoto originando il tempo e con esso gli elementi che combinandosi tra loro creeranno l’esistente.
火水huǒ shuǐ Fuoco / Acqua
I primi due opposti/complementari che compaiono
土tǔ Terra (Spazio)
Elemento centrale, stabilizzante
木金mù jīn Albero / Oro (Vento/Terra)
Ultimi due opposti/complementari
Nella tradizione cinese antica gli elementi venivano considerati aventi una doppia natura: una fissa e una mobile. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe la fissa non è di natura 陰Yīn e la mobile non è di natura 陽Yáng ma l’opposto. Infatti, anche per una sorte di giustizia lessicale, ciò che è negativo (il femminile o Yin) rappresenta l’energia potenziale che prende nuova forma e quindi muta evolvendo; il positivo (maschile o Yang) per muovere il potenziale negativo deve cristallizzare in una forma fissandosi in essa. Ecco che gli elementi associano in loro le due nature. Alla Terra, che rappresenta la quintessenza degli elementi, spetta lo Spazio; al Fuoco, il più intenso tra i cinque, si associa il Fuoco come elemento fisso; all’Albero (impropriamente tradotto come “legno”), il più leggero tra tutti, è collegato il Vento; All’Acqua l’Acqua; all’Oro (spesso tradotto come “metallo”), il più pesante, è associata la Terra come elemento fisso. Proprio grazie alla trasformazione delle due nature una nell’altra ogni cosa prende vita (la vita nasce dall’unione delle due diverse qualità che si completano l’un l’altra: l’esistenza è dualistica!). Per questo motivo le frasi successive recitano:
坤道成女kūn dào chéng nǚ
La via del ricettivo (Kun Dao) diventa (Cheng) il femminino (Nǚ)
乾道成男qián dào chéng nán
La via del creativo diventa il mascolino
萬物化生wàn wù huà shēng
I diecimila esseri (Wan Wu) sono così prodotti
I Cinque Elementi五行 wǔ xíng
La traduzione dovrebbe essere “i cinque movimenti”, in quanto la parola “xing” significa “spostarsi, camminare, andare verso ecc.” La tradizione li associa, relativamente al corpo umano, a organi e viscere.
火Fuoco ―› 心 xīn (cuore)
木Albero ―› 肝 gān (fegato)
土 Terra ―› 脾 pí (milza)
金 Oro ―› 肺 fèi (polmoni)
水 Acqua ―› 腎 shèn(reni)
La fisiologia del rene
Il sistema funzionale Rene (腎 shèn) e il suo viscere associato Vescica (膀胱 páng guāng), appartengono al movimento ed elemento acqua (massima energia potenziale, massimo yin). È considerato l’origine della vita a causa della sua potenzialità vitale e creativa, è inoltre connesso strettamente all’energia ancestrale (原氣 yuán qì) e quindi anche alle viscere straordinarie.
Le funzioni del Rene sono:
- Immagazzinare il Jing
- Essere il fondamento dello yin e dello yang
- Dominare il metabolismo dell’acqua
- Assicurare la raccolta del Qi
- Generare le ossa e il midollo, il nevrasse e l’encefalo
- Essere responsabile delle funzioni cocleare e vestibolare dell’orecchio
- Manifestarsi all’esterno attraverso i capelli
- Governare gli orifizi del basso
- Ospitare la “volontà” (志 zhì)
- Essere in relazione con la “porta della vita” (命門 mìng mén)
La fisiologia del fegato
Il sistema funzionale Fegato (肝 gān) e il viscere associato cistifellea (膽dǎn), appartengono al movimento albero e all’elemento vento (Yang nello Yin, accelerazione e crescita, passaggio dalla potenza all’atto)
Il fegato:
- Armonizza il libero fluire del Qi in ogni direzione
- Immagazzina il sangue
- Comanda tendini e muscoli
- Si apre negli occhi e si manifesta nelle unghie
- È la residenza dell’anima incorporea (魂 hún)
La fisiologia del cuore
Il sistema funzionale Cuore (心 xīn) e il viscere associato intestino tenue (小 腸 xiǎo cháng), appartengono al movimento e all’elemento fuoco (Yang nello Yang, massima attività e dinamicità)
Il Cuore:
- È la sede dello Shen (神 shén Spirito – Pneuma – Nous)
- Regola il sangue e domina i vasi
- Si apre nella lingua e si manifesta nel colorito del volto
- Controlla la sudorazione
La fisiologia della milza-pancreas
Il sistema funzionale Milza – Pancreas (脾 pí) e il suo viscere associato stomaco (胃 wèi), appartengono al movimento terra ed elemento spazio (centro del sistema, equilibrio; nella cosmologia regola il passaggio tra una stagione e l’altra) Nella confusione corrente circa gli “elementi” e i “movimenti” paragonati tra la tradizione cinese e le altre di matrice Ariana, spesso ci si dimentica o non si comprende che le funzioni fanno gli elementi. Quindi alla “terra” cinese corrisponde lo spazio infinito della tradizione Occidentale.
La Milza – Pancreas:
- È responsabile dell’intelaiatura strutturale di organi, muscoli, sangue e in generale dei quattro arti
- Regola e governa il trasporto e la trasformazione dei nutrienti
- Fa scendere l’energia impura e salire quella pura
- Si apre nella bocca e si riflette all’esterno attraverso le labbra
- Ospita” l’intenzione” (意 yì)
La fisiologia del polmone
Il Polmone (肺 fèi) e il suo viscere associato grosso intestino (大 腸 dà cháng), sono collegati al movimento metallo o oro (金jin), radicale che richiama l’idea dell’estrazione del prezioso metallo dalla terra, sotto il tetto di una miniera. Ed è infatti sovrapponibile all’elemento Terra della tradizione occidentale. Questo è vero per quel che riguarda sia gli organi che lo psichismo. A grandi linee possiamo affermare che entrambi, polmoni e intestino crasso, hanno il compito di estrarre e separare, di assorbire ed eliminare
Il sistema funzionale Polmone:
- Domina il Qi (氣)
- Regola i flussi e i passaggi dell’acqua
- Regola l’eccesso di energia Yang
- Si apre all’esterno attraverso pelle, peli, naso e prime vie respiratorie
- Manifesta gli “spiriti” 魄 pò come aspetto psichico
Il dominio del “qi” si avvale di tre funzioni principali che sono:
- la respiratoria (气)
- la generatrice della forza vitale (气 ossigeno + 米 nutrienti → 氣)
- la diffusiva o pervadente (attraverso il sangue e i suoi costituenti)
ELEMENTI IN RELAZIONE ALLE STAGIONI
IL COSMO NELL' UOMO [1]
In sintesi, secondo un criterio di natura cosmologica, da due principi complementari e qualitativamente opposti detti Yin – Yang, si passa da una fase di massima dinamizzazione materiale che esprime l’apice energetico (阳Yáng), ad una dove ad essere massima è la decelerazione (阴Yīn), che coincide però con l’apice del potenziale energetico non ancora espresso. Questi continui passaggi da yang a yin e da yin a yang, consentono sia all’energia che alla materia continue trasformazioni, come se ogni volta si rinnovassero in forme e modalità differenti. In pratica, l’equilibrio tra i due principi (兩儀 Liǎng Yí), viene rappresentato dalla Terra, la cui qualità è l’umidità, che occupa il centro nella localizzazione spaziale e il passaggio tra una stagione e l’altra tra quella temporale. La massima potenzialità dall’Acqua (Yin nello Yin), la cui natura è fredda, legata al Solstizio Invernale e collegata al Nord. La massima attività appartiene al Fuoco – calore (Yang nello Yang), situato a Sud e collegato al Solstizio Estivo. A Est si trova invece l’Albero (Yang nello Yin) il cui movimento permette di percepire il Vento che è il suo elemento associato, mentre il suo momento temporale è l’Equinozio Primaverile, espressione dell’accelerazione e della crescita. La decelerazione, l’Ovest, l’Equinozio d’Autunno, la secchezza come qualità naturale, sono proprie del Metallo (Yin nello Yang).
CICLO DEGLI ELEMENTI
I due principali cicli legati agli elementi/movimenti della tradizione cinese sono quello di creazione e quello di dominazione. Partendo dall’Oro (metallo nella figura), il più pesante tra i cinque, sotto l’azione del Fuoco (ciclo di dominazione) fonderà acquisendo la caratteristica fluida dell’acqua. Quindi l’Oro genera l’Acqua. L’Acqua, sotto l’azione della Terra che la assorbe, farà da base alla crescita dell’Albero (legno in figura) che a sua volta genererà il Fuoco una volta tagliato dall’ascia (metallo). Il Fuoco, spento dall’Acqua, produrrà carbone e cenere. Quindi il Fuoco è madre della Terra. Quest’ultima, sotto l’azione delle radici dell’Albero che separerà i minerali/metalli tra di loro per poterli assorbire, potrà generare l’Oro. Occorre sottolineare che i五 行Wǔ Xíng, per forza di cose, sono idealizzati per poter dare la visione di sintesi-unione e interdipendenza della realtà delle cose. Nel Qi Gong (氣功 qì gōng), che letteralmente significa “lavoro portato a termine con maestria (功 gōng) sul Qi”, i cinque elementi sono spesso associati ai “soffi” in maniera analoga alla tradizione yogica Indù e il lavoro con essi ha lo scopo di equilibrare i cinque sistemi/organi. Questi, per favorire la vita biologica, sono impostati nel ciclo di produzione per usare l’Energia Ancestrale (原氣Yuán Qì) sino all’esaurimento di essa. Ciò conduce, come effetto accessorio, alla vecchiaia, alla malattia e alla morte. Il praticante di Qi Gong si adopera per rallentare oppure per bloccare o addirittura per invertire il corso esistenziale così congegnato.
IL CORPO UMANO TRA ENERGIA E MATERIA [2]
L’Anatomo – Fisiologia
Organi e Viscere
In cinese la parola “organo” è rappresentata dal carattere Zang (髒 o 脏 zàng), che indica anche un tesoro o meglio ciò che tesaurizza. Per le viscere, il carattere si pronuncia Fu (腑fǔ) e significa laboratorio. In effetti nella tradizione medica le sei viscere associate ai cinque organi principali, hanno il compito di elaborare gli elementi materiali assunti dall’esterno e di trasformarli in energia, della quale saranno principalmente i “sistemi funzionali” Zang Fu a disporre, sia per accumulare che per distribuire. I cinque organi sono assimilati a dei veri e propri sistemi e non a degli apparati anatomici, per questo motivo si crea spesso confusione nell’interpretazione della fisiologia del corpo degli antichi. È utile a questo punto evidenziare il ruolo della lingua cinese e il suo peso nelle traduzioni sul senso dei termini. Nella struttura linguistica occidentale ad un suono corrisponde una lettera, mentre una parola ha un significato con dei confini netti. Al contrario un carattere (e ancor di più un ideogramma), è svincolato completamente dalla pronuncia. Il suo significato è anche visivo, evocativo, rappresentativo e può cambiare a seconda di come tale carattere viene associato ad un altro. Questo è vero soprattutto nella scrittura tradizionale, estremamente sintetica, con la quale, in passato, si dovevano cogliere aspetti e funzioni in maniera diretta. Nella lingua cinese attuale, tra l’altro semplificata, la tendenza invece è verso una descrizione quanto più analitica possibile, a causa dell’influenza sulla scena mondiale del pensiero del positivismo scientifico. Quindi oggi sia i medici in MTC che quelli in Medicina Accademica, nel leggere le parole Shen di rene o Xin di cuore ad esempio, concordano erroneamente col pensare che chi scriveva duemila anni fa, intendeva riferirsi semplicemente a degli apparati anatomici. Un concetto esemplificativo al massimo, è quello che afferma che la sede del pensiero si trova nel cuore, e che la parola e il parlare sono figlie dell’energia dello stesso cuore. Ma da questo non si deve dedurre che il timbro vocale, l’intensità della voce e l’elaborazione dei pensieri dipendano dal muscolo cardiaco. Invece per alcuni medici attuali è proprio così, ma non per gli antichi, perché quando essi parlavano di “organi” si riferivano a strutture energetiche che avevano anche una controparte materiale. Tenendo a mente questo concetto possiamo ora passare a esaminare gli Zang Fu e le loro funzioni.
I cinque organi sono:
– Rene
– Fegato
– Cuore
– Milza – Pancreas
– Polmone
Le sei viscere rispettivamente associate agli organi sono:
– Vescica Urinaria
– Vescichetta biliare
– Intestino Tenue
– Stomaco
– Intestino crasso
– Triplo Riscaldatore (三焦 sān jiāo – Cuore) e Ministro del Cuore (Xīn Bāo Luò 心包絡)
Esistono poi delle viscere “straordinarie”, assimilate alla Jing Qi e al “movimento acqua”, che al pari degli otto meridiani straordinari sono tenuti in grande considerazione dai taoisti, ma appena citati nella MTC. Essi hanno il compito di conservare la Yuan Qi o energia ancestrale e di preservarla da una prematura dissipazione che condurrebbe rapidamente alle malattie, alla vecchiaia e alla morte. Essi sono:
– Cervello
– Midollo
– Apparato scheletrico
– Vasi (arterie e vene)
– Sistema Epatobiliare
– Utero
A margine dobbiamo notare che alcuni, in tempi recenti, aggiungono anche il sistema endocrino ai sei sopracitati.
RUOLI DEL TRIPLICE RISCALDATORE E DEL MINISTRO DEL CUORE
[…][3] Nella MTC i ruoli di coordinatori delle tre coppie che modulano il soffio vitale, appartengono al Triplice Riscaldatore (San Jiao), e al Ministro del Cuore (Xin Bao) che pur non essendo individuati come organi o strutture corporee, svolgono delle funzioni assimilabili ma non totalmente identificabili al SNA. Il Triplice Riscaldatore è suddiviso in superiore (organi sopra diaframmatici del torace, come cuore e polmoni), mediano (gli organi e le viscere situati tra il diaframma e l’ombelico), inferiore (tutte le strutture pelviche quali reni, vescica, intestino tenue e crasso). Bisogna sempre tenere a mente che nella visione del corpo secondo gli antichi, non è la struttura che determina la funzione ma il contrario. L’esempio di Lucio Sotte[4] a questo proposito è chiarissimo: “In occidente si sottolinea che il cuore è strutturato come una pompa e, di conseguenza, il suo ruolo è di far circolare il sangue; in oriente si stigmatizza il fatto che il cuore ha il compito di imprimere al sangue l’impulso per la circolazione e, di conseguenza, ha la forma e l’aspetto di una pompa.” In particolare il Jiao superiore, facendo da tramite tra uomo e cielo, è responsabile della respirazione, controllando la trachea e la dilatazione dei bronchioli polmonari, aumentando la frequenza e la contrattilità cardiaca, ma è anche artefice della regolazione visiva; proprio a questo proposito si pensi alla contrazione del m. radiale dell’iride (con la conseguente dilatazione pupillare), determinata dalle afferenze simpatiche e regolata dall’azione parasimpatica (Xin Bao) che a sua volta controlla sia la contrazione del m. sfintere dell’iride, sia le accomodazioni del cristallino per l’azione del m. ciliare. Il Jiao mediano comprende cardias, stomaco e sfintere pilorico, pancreas, milza, duodeno (questo ultimo più per la sua funzione di raccoglitore degli enzimi digestivi pancreatici che attraverso il dotto di Wirsung giungono alla papilla di Vater). Le funzioni di fegato e vescicola biliare sono intermedie tra Jiao mediano e inferiore (il coledoco sbocca anch’esso a livello della papilla di Vater). Il fegato inoltre, attraverso l’azione della vena porta, è in grado di operare una prima metabolizzazione dei nutrienti assorbiti al livello intestinale, che verranno poi immessi come sangue chiloso nella vena cava inferiore. Le funzioni del digerente sono fortemente mediate dall’azione del Xin Bao o Ministro del cuore, che sembra riproporre l’azione colinergica determinata dall’acetilcolina nelle fibre nervose post gangliari parasimpatiche. Quindi il Riscaldatore medio ha più che altro un’azione di controllo delle funzioni digestive che sono prerogativa, per ciò che concerne il messaggio “riposa e digerisci”, del Ministro del Cuore. Le azioni coordinate di San Jiao e Xin Bao, ricalcano perfettamente la legge Yang – Yin di attivazione – inibizione proprie delle attività adrenergiche e colinergiche. In particolare lo stimolo Yang all’attività, è uno stimolo generalizzato associato tradizionalmente all’aumento dei battiti cardiaci, alla pressione del sangue che gonfia i muscoli, all’eiaculazione ecc. Lo stimolo Yin invece va ad agire su quei singoli organi o viscere la cui azione deve essere contenuta, quindi non è generalizzato come il precedente, ma specifico e localizzato. Se ad esempio si prende in considerazione la Yuan Qi (energia ancestrale) che ha sede nei reni (Riscaldatore inferiore), essa stimola i cinque organi e le sei viscere associati allo stesso modo in cui l’adrenalina prodotta dalla midollare del surrene va ad agire sui medesimi obiettivi attraverso il SN simpatico. D’altro canto Il Ministro del Cuore, come recita il suo nome, regola l’eccesso sia della frequenza che della contrattilità cardiaca, essendo la sua azione paragonabile all’attività vagale, così come ai livelli gastrointestinale e genitale femminile, regola l’aumento della motilità, il tono della muscolatura e il rilassamento – distensione dell’utero.
[…] [5] JING - QI - SHEN E IL CORPO CELESTE
Uno degli argomenti più trattati e spesso travisati della filosofia taoista, riguarda la costituzione del Corpo energetico. I termini 精 Jīng, 氣 Qì, 神 Shén, sono stati tradotti sempre letteralmente, rispettivamente come: essenza seminale (tanto maschile quanto femminile), energia e respiro, spirito (o anche mente). Inoltre si sono spesso trovate correlazioni con la Medicina Accademica, ad esempio nelle varie suddivisioni del principio Qi, così come sono espresse dalla moderna sistematizzazione della Medicina Tradizionale Cinese. In particolare si parla di cinque modalità principali di classificazione e precisamente di:
– Energia Ancestrale Yuán Qì (原氣)
– Energia Nutritiva Rong qi o Yíng Qì (營氣)
– Energia Respiratoria Pura Qing qi
– Energia Difensiva Wei Qì (衛氣)
– Energia Fondamentale Zōng Qì (宗氣)
Rimane quanto mai facile a questo punto fare dei raffronti con il corredo cromosomico, con il meccanismo della respirazione cellulare, con l’azione di ossigenazione polmonare, con lo stato omeostatico generale e con l’attività immunitaria. Tuttavia, per quanto come vedremo, esistono dei collegamenti effettivi, gli antichi che spiegarono per primi questi concetti, non avevano in mente il corpo fisico, ma la sua controparte eterica. Nel taoismo i tre principi Jing – Qi – Shen, sono di natura assolutamente meta-fisica. Si possono considerare come altrettanti involucri che avviluppano il corpo umano in modo non visibile ad occhio nudo. Lo Shen è l’involucro più esterno, è responsabile della coscienza tanto nello stato più elevato dell’essenza, quanto in quello infimo o comune dell’esistenza; il suo centro di gravità materiale si trova nella cavità cranica, a metà dell’asse ideale che congiunge la Glabella all’Opistocranion. Il suo movimento genera l’involucro del Qi, dalla interazione tra i due, nasce il senso individualistico di appartenenza umana, o senso dell’ego. Il Qi, ha come baricentro energetico – eterico il plesso cardiaco ed è responsabile dei pensieri, delle emozioni, dell’eloquio, governa inoltre la circolazione dei meridiani dell’agopuntura. L’involucro Jing è generato dal Qi; è simile nell’aspetto al corpo fisico di appartenenza ed è quello che gli è più vicino. Il suo centro di gravità materiale si trova in un punto situato 3 – 4 dita sotto l’ombelico, accolto all’interno della cavità pelvica, nella linea che lo congiunge idealmente alla 3° o 4° vertebra sacrale, a metà dei due punti ileo – crestali. Tale punto, di particolare rilevanza per tutta la filosofia Estremo Orientale, coincide con il baricentro effettivo del corpo fisico. Lo Jing controlla la sessualità, il movimento, la fisicità. Esso è anche e soprattutto quel quid vitale che fa di ogni cellula biologica, un’entità vivente. Per essere maggiormente chiari, quando uno studioso analizza un essere umano dal punto di vista anatomico – descrittivo, si focalizza sulla sua visione nel mondo fisico secondo la concezione scientifica attuale; quando invece lo analizza fisiologicamente, o meglio, bio – fisiologicamente, si sposta su di un piano differente, in quanto proprio l’insieme dell’attività bio – energetica dell’intero corpo umano coincide con lo Jing, o corpo eterico dei taoisti. Di più, essi ritenevano che lo Jing fosse autonomo rispetto alla sua controparte materiale, e addirittura fosse causa della sua generazione e del suo mantenimento.
CANALI ENERGETICI REGOLARI STRAORDINARI E COLLATERALI
Il corpo umano è percorso e attraversato da numerosissimi canali energetici chiamati 經 jīng (che letteralmente significa “trasmettere” o anche “trasmissione di un insegnamento”) e da vasi collaterali chiamati 絡luò (“piccola rete” di canali). Il termine Jing Luo indica sia l’insieme dei meridiani agopuntori dove circola il Qi sia i vasi sanguigni. Quelli principalmente presi in considerazione sono i cosiddetti “regolari”, 經脈jīng mài (“mai” significa vaso arterioso o venoso) e gli straordinari, 奇經脈qí jīng mài (“qi” significa meraviglioso, raro, strano). I Jing Mai sono dodici mentre i Qi Jing Mai sono otto. I rami o canali collaterali consentono i collegamenti necessari all’insieme della rete e il rapporto tra la superficie e gli organi interni. I Jing Luo sono distribuiti simmetricamente tra destra e sinistra. Congiungendo organi, pelle, arti e sistemi sensoriali tra loro, garantiscono l’unità del corpo e della coscienza. Tenendo conto della teoria Yin – Yang i dodici canali regolari vengono suddivisi in sei Yin e sei Yang. Essi sono:
- Tre canali Yin della mano (polmone – ministro del cuore – cuore)
- Tre canali Yang della mano (intestino crasso – triplice riscaldatore – intestino tenue)
- Tre canali Yin del piede (milza/pancreas – fegato – reni)
- Tre canali Yang del piede (stomaco – cistifellea – vescica urinaria)
Secondo il ciclo dell’alternanza, collegato sia al macrocosmo stagionale e orario che al microcosmo individuale, si va da un massimo dell’attività Yang ad un massimo dell’attività Yin passando per tutte le fasi intermedie. Il flusso del Qi lungo i canali energetici segue esattamente questa periodicità. I nomi dei momenti energetici sono:
- 太陰 Tài Yīn, Yin nello Yin o massimo dello Yin, solstizio invernale
- 太陽 Tài Yáng, Yang nello Yang o massimo dello Yang, solstizio estivo
- 陽明Yáng Míng, splendore dello Yang
- 少陰Shǎo Yīn, giovane (shǎo significa anche “poco”) Yin
- 少陽Shǎo Yáng, giovane Yang
- 绝陰Jué Yīn, Yin terminale
BA DUAN JIN - OTTO PEZZI DI BROCCATO 八段錦 (bā duàn jǐn)
Il nome Ba Duan Jin è stato usato indifferentemente per diverse sequenze di QI Gong alcune delle quali si eseguono stando a terra. Il significato del nome è: “otto (esercizi in cui si intrecciano) fili di seta”. Il riferimento è ai percorsi energetici dei canali agopuntori sottili come fili di seta che percorrono il tessuto del corpo. In questa sequenza gli atti respiratori sono strettamente connessi ai movimenti. Insieme concorrono a risvegliare energie sopite e a rimuovere blocchi in alcune aree del corpo.
- 雙 手 托 天 理 三 焦 Shuāng shǒu tuō tiān lǐ sān jiāo
Sostenere il Cielo con le mani per governare il Triplice Riscaldatore
Posizione di partenza a piedi uniti e braccia lungo i fianchi. Spostandosi verso sinistra si aprono ai lati gli arti inferiori e superiori all’unisono; inspirare. Con i piedi paralleli assumere la posizione Ma Bu (cavaliere in sella) mentre le braccia vengono portate in basso come a raccogliere una grande sfera; espirare. Inspirando si distendono le gambe e si sollevano le braccia alte sopra il capo, allungate, con le palme rovesciate a “sostenere il Cielo”; lo sguardo segue l’azione. Espirando si ritorna alla posizione Ma Bu. Ripetere per otto volte quindi ritornare, inspirando, alla posizione iniziale con gli arti aperti. Espirando posizione “sull’attenti”.
Con questo esercizio il praticante porta la sua energia, stagnante in basso, verso l’alto distribuendola ai cinque organi principali e alle relative viscere. Il Triplice Riscaldatore è sia un sistema funzionale sia un canale energetico. In questo caso ci si riferisce all’apparato energetico nel suo insieme che nel corpo umano corrisponde al Sistema Nervoso Simpatico. L’esercizio si esegue per primo avendo come scopo quello di normalizzare l’attività eccitatoria nervosa bilanciandola e preparando così il praticante ai successivi esercizi.
- 左 右 開 弓 似 射 鵰 Zuǒyòu kāi gōng sì shè diāo
A Sinistra e a destra tendere l’arco come a voler colpire l’avvoltoio
Dalla posizione di partenza si apre verso sinistra assumendo la posizione a braccia e gambe aperte; inspirare. Assumendo la posizione Ma Bu si incrociano gli avambracci, con il sinistro avanti, espirando; la mano destra si chiude a pugno mentre la sinistra prende il gesto delle “dita a spada” (indice e medio tese e rigide le altre dita chiuse nella palma). Inspirando si allunga il braccio sinistro puntando di lato verso l’esterno le dita a spada e tirando indietro con il destro, a gomito flesso. Il movimento mima il tendere l’arco per scoccare una freccia. A questo punto si distende il braccio destro, facendo leva sul gomito, fermo all’altezza della spalla, con la mano aperta come a voler tagliare una sostanza densa situata sul lato destro; si espira e si volge lo sguardo a seguire l’azione. Inspirando e sollevandosi sulle gambe si riprende la posizione iniziale con gli arti aperti; espirando si ritorna a piedi uniti. Si ripete, in maniera analoga, scendendo verso destra. Quattro volte a sinistra e quattro a destra alternandole tra loro.
Stabilizza l’energia proveniente dall’addome, rigenera il sistema funzionale “Polmone – Intestino Crasso”; attraverso la focalizzazione dello sguardo e la rotazione del capo aumenta il senso di sicurezza personale rivolta alla capacità di prendere decisioni.
- 調理 脾胃 順 單 舉 Tiáo li pí wèi shùn dān jǔ
Prendersi cura della milza e dello stomaco sollevando un solo (arto) alla volta
Dalla posizione “sull’attenti” si fa un passo, contenuto alla larghezza delle spalle, verso sinistra, arti superiori aperti ai lati verso l’esterno; inspirare. Con un movimento circolare le braccia si chiudono verso il petto come a voler tenere una sfera con la mano destra sotto (palma rivolta in alto) e la sinistra sopra (palma rivolta in basso); espirare. Inspirando la destra va verso l’alto passando per la linea centrale del torace e la palma si rovescia verso l’esterno per poi ritornare verso l’alto una volta raggiunta la massima estensione sopra la testa; contemporaneamente la mano sinistra scarta leggermente in avanti mentre scende verso il basso sul davanti del corpo facendo un contromovimento alla destra. Raggiunta la massima inspirazione ed estensione possibile, sguardo in direzione della mano destra, l’arto superiore destro viene portato in avanti verso il basso con la palma posta di piatto (taglio orizzontale palma verso il suolo) come a raschiare una superficie posta davanti al noi; raggiunta la linea pubica si ferma prendendo il posto della sinistra che nel frattempo è risalita leggermente al di sopra dell’ombelico con la palma verso l’alto e il pollice rivolto verso l’esterno. Le mani si sfiorano, con i rispettivi dorsi, senza toccarsi. Tutto questo movimento viene eseguito espirando. Inspirando la mano sinistra viene portata in alto esattamente come aveva già fatto la destra. Dopo otto esecuzioni complete, con il dorso della mano destra al disopra del sinistro, si aprono entrambi gli arti inspirando e assumendo la posizione iniziale. Espirando si torna a piedi uniti.
Si dice che questo movimento rinforzi la Milza e lo Stomaco, renda la mente più quieta e concentrata, aumenti la centratura nel Dan Tian inferiore (“campo del cinabro” – baricentro corporeo). Ogni inspirazione porta all’espansione di una sola emiparte del torace lavorando alternativamente su una metà e poi sull’altra. Le energie delle due metà del corpo non si muovono esattamente alla stessa maniera, le loro intensità e qualità differiscono notevolmente l’una dall’altra. La polarità magnetica della mano destra è di tipo emittente; quella della mano sinistra ricevente. Questo movimento tende ad armonizzare le due polarità a partire dalla linea centrale.
- 五勞七傷 往 後 瞧 Wǔ láoqīshāng wǎng hòu qiáo
Osservare, guardando la schiena, lo stato di debolezza generale
Aprendo l’arto inferiore sinistro verso sinistra alla larghezza delle spalle si aprono contemporaneamente anche le braccia verso l’esterno inspirando. Espirando la mano destra afferra il collo e la sinistra si poggia con il dorso adagiato sulla colonna all’altezza dei reni (nocche sulle apofisi spinose). Facendo otto brevi respiri la mano destra stringe il collo sugli Spleni Del Capo in un massaggio mentre la sinistra fa scorrere leggermente le nocche sulla colonna tirando l’epidermide verso l’alto (inspirazione) e rilasciando subito dopo (espirazione). Espirando in maniera poco più profonda ci si ferma per poi ruotare, inspirando, a sinistra verso la schiena girandosi per guardare il tallone destro. Espirando si torna al centro poi si distendono le braccia ai lati all’altezza delle spalle prendendo aria. Espirando si torna “sull’attenti”. Si ripete subito aprendo a destra e completando il ciclo di quattro esercizi per lato.
Questo lavoro risveglia le energie sopite dei Reni spingendole lungo il vaso energetico principale, il Du Mai (“vaso del controllo” che regola e controlla tutti gli altri canali insieme al Ren Mai o “vaso del concepimento”). Il lavoro incessante e perverso della mente continuamente focalizzata sul divenire e resa incapace di fermarsi al presente, crea una sorta di stacco tra la qualità energetica della metà inferiore del tronco con quella superiore. Dal plesso solare in giù l’energia appare più stabile e forte mentre dal cuore sino alla gola essa è mossa, agitata in maniera sempre maggiore man mano che ci si avvicina alla testa. A livello della testa, contrariamente al movimento di risalita lungo la colonna e di discesa lungo la linea centrale sino al pavimento pelvico, si assiste ad un continuo cambio di polarità tra la metà destra e quella sinistra dei due emisferi che, gettandoci nella confusione, ci impedisce la focalizzazione nel “qui ed ora” e ci costringe a pensieri, parole ed atti stereotipati e prevedibili. Far risalire le energie ancestrali (depositate nei Reni), rimuovendo momentaneamente il blocco cervicale, è lo scopo di questo esercizio.
- 搖頭擺尾 去 心火 Yáotóubǎiwěi qù xīnhuǒ
Muovendo altezzosamente il capo (da una parte all’altra) dirigere il calore interno
Apertura verso sinistra con braccia e gambe aperte inspirando. Piegandosi sulle ginocchia si assume la posizione Ma Bu, con il busto eretto, ponendo le mani con le palme poggiate sulle cosce; si espira. Piegandosi in avanti si ruota verso destra per poi sollevare il tronco guardando un punto lontano oltre la propria spalla destra; la mano sinistra poggia la parte interna di pollice e indice sulla coscia, la destra preme con tutta la superficie palmare; la posizione è quella detta “dell’arciere” o Gong Bu con l’arto posteriore teso e quello anteriore flesso al ginocchio. Si inspira prima di iniziare il primo movimento. Espirando si piega il busto in avanti e in basso facendo una rotazione verso sinistra; si passa per la posizione Ma Bu al centro per poi risalire, inspirando, con il tronco e il capo a sinistra nella posizione Gong Bu. La posizione è analoga a quella precedentemente assunta a destra. Si eseguono altre sette rotazioni poi, espirando, si torna al centro e si porta il tronco eretto (mani sulle cosce) in posizione Ma Bu. Inspirando ci si solleva sulle gambe e si aprono le braccia nella posizione di apertura; espirando si ritorna a piedi uniti e mani lungo i fianchi.
Yáo tóu bǎi wěi è un modo di dire associato a quelle persone che muovono ripetutamente il capo da una parte all’altra con aria di sufficienza come a volersi pavoneggiare. Nel nostro caso, invece, ci si riferisce all’atteggiamento conseguente allo sforzo dovuto alla rotazione del busto con le anche bloccate e il diaframma in tensione inspiratoria. In questo movimento la inspirazione dovrebbe essere particolarmente profonda in modo da polarizzare l’energia ora a destra, verso il Fegato, ora a sinistra, verso La Milza-Pancreas dove ci sono due importanti sacche di accumulo di forza vitale. Lo sguardo dirige l’intenzione focalizzando la forza di volontà nel muovere l’energia dalle due sacche energetiche verso il Cuore. Nella fase espiratoria la forza vitale ridiscende lungo la colonna e l’addome verso i Reni.
- 两手 攀足 固 腎腰 Liǎngshǒu pān zú gù shèn yāo
Le mani si arrampicano dai piedi (lungo gli arti inferiori) per arrivare alla regione lombare
Rimanendo nella posizione a piedi uniti slanciare le braccia in maniera decisa verso l’alto con le palme che si fronteggiano; inspirare. Espirando piegarsi in avanti con un angolo di 90° e portare le braccia, tese, dietro i lombi. Chiudendo i pugni, con la parte interna relativa ai pollici che guarda in basso, colpire per otto volte all’altezza del secondo forame del sacro, mentre si inspira in un’unica volta. Espirando le mani accarezzano contemporaneamente la parte posteriore degli arti inferiori sino alle caviglie; inspirando e artigliando leggermente esse vengono riportate in alto, anteriormente, fino alle anche rialzandosi dalla posizione in flessione del tronco. Si riparte con le braccia lungo i fianchi per altre sette volte.
Il movimento, particolarmente energizzante, stimola il risveglio delle energie sopite localizzate nella regione sacrale, ne favorisce la discesa lungo i canali posteriore e la successiva risalita lungo gli anteriori degli arti inferiori. Eseguendo le respirazioni è bene sostenere il pavimento pelvico, con una leggera contrazione, in tutte le fasi di inspirazione e rilassarlo durante le espirazioni. L’Energia Ancestrale, raccolta nei Reni, viene così ridistribuita e vivificata nella circolazione dalla parte inferiore del corpo sino al Dan Tian.
- 攢 拳 怒目 增 氣力 Zǎn quán nùmù zēng qìlì
Con sguardo feroce stringere i pugni aumentando il livello energetico
Espirando portare di scatto i pugni serrati ai fianchi guardando, con un lampo negli occhi, verso sinistra. Scendendo in Ma Bu, dalla stessa parte, portare tre forti pugni, cominciando col sinistro, in inspirazione. Espirando si ritorna nella posizione di partenza, con i pugni ai fianchi e lo sguardo feroce rivolto a destra, eseguendo un movimento circolare con il braccio sinistro. Inspirando si scende in Ma Bu verso destra colpendo con i pugni destro, sinistro, destro, in maniera analoga a prima; poi si ritorna nella posizione di partenza espirando. Ripetere in tutto otto volte alternando la sinistra con la destra.
Il significato del nome è: “incrementare la forza raccogliendo l’energia con i pugni serrati e dirigendola con lo sguardo”. L’atteggiamento feroce della postura iniziale non deve trarre in inganno; non si vuole né esprimere né coltivare rabbia ed aggressività. L’atto del contrarre i pugni, portandoli ai fianchi, con i gomiti chiusi verso la colonna, permette di raccogliere e trattenere le proprie forze in sé prima della loro esplosione verso l’esterno. Lo sguardo manifesta la decisa intenzione del praticante e la direziona. I pugni violenti servono a colpire la massa di energia che noi proiettiamo costantemente fuori e davanti a noi, nella continua programmazione degli atti quotidiani della nostra vita, in una sorta di “memoria” del futuro. Le tre principali forme di perdita di energia in ogni essere umano poggiano sulle cosiddette “tre memorie”: la prima è la “memoria del passato”, legata all’attaccamento, che genera in noi rimpianto, autocommiserazione e ogni genere di intensa passione; la seconda è la “memoria del futuro”, legata al desiderio, che rappresenta la programmazione idealizzata della nostra esistenza, ciò che vorremmo che ci accadesse e che cerchiamo con tutte le forze di realizzare; la terza, centrale rispetto alle due precedenti, è la “memoria del presente”, legata all’ignoranza del “qui ed ora”. Durante il nostro movimento, attraverso i pugni, rompiamo l’energia coagulata di fronte a noi e con l’inspirazione la riportiamo in noi.
- 背後 七 顛 百病 消 Bèihòu qī diān bǎi bìng xiāo
Sette sobbalzi posteriori per estinguere le cento malattie
Stando in piedi, con le punte leggermente divaricate, la mano destra afferra la sinistra e la porta all’altezza dei reni. Le scapole sono in contatto tra loro, il petto è in fuori, la colonna lombare né in lordosi né rettilineizzata. Si eseguono otto spinte andando in modo abbastanza lento sulle punte dei piedi, inspirando, ed espirando si abbassano i talloni. Immediatamente dopo si ripetono le otto spinte ma più velocemente aumentando parallelamente il ritmo respiratorio. L’esercizio così fatto costituisce un’unità; si esegue per altre sette volte in modo completo. È possibile cambiare posizione alle mani prima della quinta esecuzione
Dietro alle ginocchia, a livello del cavo popliteo, e intorno alla falange prossimale di ciascun alluce, si trovano rispettivamente una sacca e uno snodo energetico molto importanti per la nostra salute. La qualità energetica che si manifesta, una volta aperti questi canali, è simile a impercettibili scariche elettriche che possono far sentire la persona insofferente e scostante nei confronti delle situazioni che si trova ad affrontare. Tradizionalmente si crede che, conducendo in maniera consapevole la nostra energia dai Reni e dalla regione sacrale, lungo questi percorsi, sino alle piante dei piedi, sia possibile la levitazione. Altri sostengono che si possa sollevare il corpo energetico, separandolo così da quello fisico, facendo perno proprio sui piedi mentre ci si trova distesi durante il sonno ipnotico. In questo tipo di esercizio le respirazioni piuttosto veloci hanno come scopo quello di sbloccare le nostre forze di riserva preparandoci ad affrontare le sfide quotidiane.
[1] [2] [3] [5] Tratto da “La visione del corpo nella Cina antica”, presente nel testo “L’abilità nello Shaolin” F. Lattanzi, ed. Caliel, Bologna 2013.
[4] Trattato Di Agopuntura E Di Medicina Cinese, “La Fisiologia del Ministro del Cuore Xin Bao e del Triplice Riscaldatore San Jiao”, UTET 1992